“Quando la storia di un luogo si interrompe anche la sua anima rischia di scomparire. Le storie dei luoghi che hanno un’anima vanno ripristinate per farli vivere con la comunità”. Queste le parole del sindaco di Moliterno, Antonio Rubino, sulla riapertura dopo un fermo di 7 anni, del CEAS (Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità) “Oasi Bosco Faggeto”, un evento positivo per Moliterno, per il territorio e per il Parco Nazionale Appenino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.
L’Oasi Bosco Faggeto di Moliterno è un luogo dall’anima millenaria, attraversarlo significa entrare in una cattedrale verde, dove gli alberi altissimi, antichi, immobili, sussurrano storie dimenticate.
La faggeta, una delle più estese e suggestive della Basilicata, nel cuore del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, si presenta in tutta la sua maestosità con un sottobosco mosaico vivente di felci e muschi che fanno da scrigno, tra la primavera e l’inizio dell’estate, a piccole meraviglie, gioielli nascosti tra erba e foglie, le Orchidee Spontanee. Minuscole, delicate, perfette, se ne trovano una decina di specie, alcune rarissime, tutte diverse per forma, colore e habitat. Per riconoscerle serve tempo, pazienza e occhio attento, è la natura che ci ricorda quanto sia importante rallentare per poter vedere davvero.
Ma l’Oasi non è solo natura, è anche memoria, è la voce dei pastori che un tempo attraversavano questi sentieri, le tracce di antiche transumanze, i muretti a secco che raccontano di mani pazienti e vite semplici. Ogni stagione offre qualcosa di unico: l’autunno accende i colori del bosco di toni caldi e struggenti, l’inverno lo avvolge in un silenzio candido e ovattato, la primavera lo risveglia con mille voci e l’estate lo rende rifugio fresco per chi cerca sollievo dal caldo.
Chi attraversa il Bosco Faggeto con passo lento e mente aperta, non può rimanere indifferente alla sua fragilità. È un ecosistema prezioso che oggi più che mai ha bisogno di essere ascoltato, rispettato e protetto. A Moliterno questo impegno ha un nome e un volto: CEAS “Oasi Bosco Faggeto”.
Il Centro di educazione ambientale è stato istituito nel 2005 e la sua sede è la ex Casa Cantoniera nell’area SIC, nei pressi del Bosco Faggeto di Moliterno, sulla S. P.103.
Gestito dalla Cooperativa META, accreditata già dal 2006 quale centro di educazione ambientale e alla sostenibilità, si pone come obiettivo la promozione di una cultura ecologica profonda e partecipata.
Il CEA è un presidio attivo sul territorio che attraverso laboratori, escursioni guidate, progetti per le scuole e iniziative rivolte ai visitatori, trasforma l’esperienza nel bosco in una occasione concreta di consapevolezza che la natura non è un servizio ma è maestra. E camminando tra i faggi possiamo tornare, forse, un po’ più umani, un po’ più custodi, un po’ più parte del tutto.
La cooperativa, che gestisce l’intera area dell’Oasi Bosco Faggeto, è adesso pronta ad accogliere scuole e gruppi di turisti e grazie alla disponibilità di camere da letto, organizzate al piano superiore della ex casa cantoniera, potrà ospitare campi estivi residenziali, gruppi Scout, escursionisti, anche in sinergia con altre associazioni.
Il sindaco Rubino durante l’inaugurazione ha descritto l’Oasi del Bosco Faggeto come “un contesto ambientale di grandissimo pregio dove si respira la tranquillità dei nostri luoghi e la bellezza della natura dove, soprattutto i più piccoli, possono avere quelle nozioni di educazione ambientale che servono per il rispetto del Creato e per un nuovo stile di vita sostenibile” ed ha affermato che “Grazie alle attività promosse dalla cooperativa che gestisce il CEA si può far partire un nuovo modo per vivere i nostri comuni, per attrarre turisti, visitatori, esperti che si occupano di Orchidee spontanee che qui trovano un habitat eccezionale”. Infatti il centro ospita la sede regionale del GIROS (Gruppo Italiano Ricerca sulle Orchidee Spontanee), collabora a studi e monitoraggi delle orchidee nel territorio anche in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata e con l’Università di Napoli e, dal giorno della inaugurazione, ospita una mostra inedita di fotografie sulle orchidee spontanee del Bosco Faggeto di Moliterno.
Sull’importanza di strutture come il CEA è intervenuta, durante la cerimonia di riapertura, anche la Dott.ssa Laura Mongiello, Assessore all’Ambiente e Transizione Energetica della Regione Basilicata, parlando dell’Oasi Bosco Faggeto lo ha definito “una vera e propria aula a cielo aperto in cui educare alla tutela, al rispetto ed alla conservazione della biodiversità”.
Il Presidente del Parco Appennino Lucano Antonio Tisci ha ricordato “Il CEA si inserisce nei progetti che abbiamo fatto e stiamo facendo per portare anche i ragazzi a visitare le unicità ambientali ed ecosistemiche del territorio del Parco”.
L’Oasi Bosco Faggeto di Moliterno rappresenta un luogo dove poter ritrovare il senso del tempo, della natura e della bellezza autentica e il CEAS si prende cura di questo incontro con il Creato accompagnando, passo dopo passo, verso un mondo più consapevole.
Agnese Rubino
Foto: Agnese Rubino; Polifoto; Trmtv