Nel cuore dell’entroterra lucano, lontano dalle rotte turistiche più affollate, dove il tempo sembra scorrere più lentamente scandito dal ritmo della natura e delle tradizioni, immersi nella verde Valle dell’Agri, parte del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, incastonati tra montagne e boschi, spiccano tre gioielli dalla forte identità culturale: Moliterno, Sarconi e Grumento Nova. La Val d’Agri è una destinazione perfetta per “rallentare”, respirare e riscoprire la bellezza dell’Italia nascosta.
Cominciamo il nostro viaggio alla scoperta di questi borghi partendo da Moliterno con il suo rinomato Canestrato e i vicoli che raccontano secoli di vita lucana, per arrivare poi a Grumento Nova dove archeologia e paesaggio si fondono in un museo a cielo aperto passando per Sarconi, piccolo Eden agricolo, dove assaporare i famosi fagioli.
A Moliterno il tempo si conserva tra le tele dei pittori a cui ha dato i natali, nel sapore del Canestrato, formaggio nobile, stagionato nei fondaci e raccontato con orgoglio da chi ancora lo produce, nei vicoli attorno all’imponente Castello si assapora il silenzio, quello pieno che parla di cose vere, nel verde delle faggete che lo circondano si sente la carezza del vento che narra di spiritelli dispettosi e leggende antiche intrise di verità e magia. Tra le curve morbide si snoda poi la strada che porta a Grumento Nova, qui la storia affiora dalla terra: i resti dell’antica Grumentum riposano nel verde, circondati da colline che sembrano vegliarli con rispetto. Camminare tra i resti dell’anfiteatro e delle terme romane è come attraversare un mondo sospeso nel tempo, ogni passo è come un ritorno ad una civiltà che ancora vibra nell’aria. Viaggiare qui significa abbandonare la frenesia, riconnettersi alla terra, assaporare gusti autentici e lasciarsi sorprendere dalla storia millenaria custodita tra vicoli antichi e paesaggi mozzafiato.
Moliterno è tra i borghi più caratteristici dell’area, arroccato su una collina è dominato dal Castello Medievale, che ne è divenuto il simbolo, con la sua torre merlata di fattura Longobarda dall’alto della quale si può ammirare tutta la #ostinata bellezza di questo territorio. Per chi ha interesse per la storia, la cultura e le tradizioni, in ogni vicolo un antico e nobile palazzo ricorda un illustre concittadino forse sconosciuto alle giovani generazioni che ne ricordano il nome solo perché legato ad una piazza o ad una strada. Patria di grandi nomi che si distinsero nelle armi, nelle arti, nelle lettere e nelle cariche ecclesiastiche Moliterno ha dato i natali, per citarne qualcuno, al Generale Giuseppe Parisi (1757-1829), fondatore della scuola militare “Nunziatella” di Napoli, al giornalista e scrittore di fama europea Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815-1890); a Giacomo Racioppi (1827-1908) storiografo di fama nazionale, a Michele Tedesco (1834-1916) pittore che fece parte del movimento dei macchiaioli. Moliterno è arte e cultura con le numerose chiese, tra le quali la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, la Chiesa del Rosario, la Chiesa francescana di Santa Croce e l’antico convento, che custodiscono opere d’arte di grande valore testimoniando la ricchezza culturale di questa comunità. Inoltre Moliterno vanta un sistema museale raro per un paese di meno di 4000 abitanti: il MAM “Musei Aiello Moliterno”. Questo circuito comprende ben otto musei ospitati in antichi palazzi in varie zone del paese: il Museo Michele Tedesco e dell’Ottocento Lucano con opere di Michele Tedesco, Di Chirico e altri; il Museo del Paesaggio che custodisce opere di vedutisti della scuola di Posillipo e di pittori stranieri del Grand Tour; il Museo di arte contemporanea in un’antica dimora nei pressi del Castello; la Biblioteca lucana Angela Aiello; il Museo della ceramica; il Museo del Novecento lucano; il Museo di arte moderna; il Museo Palazzo Santacroce. Inoltre a Moliterno, ospitata nell’antico ed elegante Palazzo Valinoti, si trova la Bibliomediateca comunale “G. Racioppi” che vanta un fondo antico di ben 2.500 volumi tra cui un incunabolo del 1490, manoscritti, cinquecentine e testi del XVII e XVIII secolo, aperta al pubblico dal 1975, mediateca dal 2004, offre servizi di prestito e consultazione con un fondo moderno di circa 25.000 volumi.
Per chi ricerca invece, il contatto con la natura, poco distante dall’abitato, troviamo il Bosco Faggeto, riconosciuto Sito di Interesse Comunitario (SIC), un’oasi di biodiversità con oltre 800 specie floristiche, tra cui numerose orchidee selvatiche, meta ideale per gli amanti delle escursioni naturalistiche e del trekking. Altro sito di grande valore storico, culturale e naturalistico situato nel comune di Moliterno è la Murgia Sant’Angelo, da poco dichiarata “sito di interesse culturale particolarmente importante di interesse archeologico”. Meta ideale per escursioni ed attività all’aria aperta offre un paesaggio suggestivo con formazioni rocciose calcaree e una vegetazione tipica della murgia lucana. Questo sito testimonia la presenza umana sul territorio fin dalla Preistoria, con insediamenti legati alla transumanza e alla pastorizia. I reperti archeologici qui rinvenuti indicano la lavorazione del latte e la produzione del formaggio già migliaia di anni fa. L’ospitalità a Moliterno è genuina e diffusa, numerosi B&B ed agriturismi offrono sistemazioni caratteristiche che permettono ai visitatori di godere di un’accoglienza calda e personale, ideale per chi cerca un’esperienza autentica e rilassante.
Prima di proseguire verso Grumento è d’obbligo una tappa nel piccolo centro di Sarconi che incarna perfettamente lo spirito dello slow tourism con il suo passo lento in sintonia con la natura, la storia e le tradizioni locali. Di rilievo sicuramente il Parco Fluviale Baden Powell, una vera oasi di tranquillità, in cui il suono dell’acqua che scorre lungo il fiume Maglia accompagna passeggiate rilassanti tra la lussureggiante vegetazione. Al suo interno, il Ponte Vecchio del 1583 e i resti di un antico castello feudale narrano di un affascinante passato. Non distante, il Bosco Farnie, di querce e cerri, regala sentieri immersi nel verde, ideali per escursioni a piedi o in bicicletta. Questo piccolo paese vanta una storia millenaria legata alla colonia romana di Grumentum, come testimoniano i resti di un acquedotto che univa i due centri. Sarconi è celebre per il suo Fagiolo IGP, legume pregiato che rappresenta una delle eccellenze gastronomiche lucane. Coltivato in oltre venti ecotipi locali è utilizzato in una cucina semplice e genuina ma è apprezzato anche da chef e appassionati di gastronomia più ricercata. Visitare Sarconi durante la celebre “Sagra del Fagiolo”, che si tiene ogni anno il 18 e il 19 Agosto, e che attira visitatori da tutta Italia, è il momento ideale per incontrare gli abitanti del luogo e vivere lo spirito accogliente di questa comunità.
Tra Moliterno e Sarconi numerose sono le opportunità per sfuggire alla frenesia della vita odierna, attività da praticare all’aria aperta in ogni stagione, trekking, mountain bike, ciclismo sono solo alcune delle opzioni disponibili.
Proseguiamo il nostro tour verso Grumento che custodisce uno dei tesori archeologici più significativi della Basilicata, l’antica città di Grumentum con i resti ben conservati di un teatro, un anfiteatro, le terme e i templi. Luogo ideale per chi ama la storia e desidera camminare tra le tracce del passato in un contesto naturale sorprendente. Il Parco Archeologico di Grumentum è uno dei siti romani meglio conservati del sud Italia. Il silenzio del presente si intreccia con i suoni del passato: il vociare del foro, le incitazioni del pubblico nell’arena, lo scalpitio dei cavalli, ogni pietra racconta una storia, ogni colonna è un ponte tra mondi lontani. L’anfiteatro, il decumano, i templi e le domus si svelano al visitatore come pagine di un grande racconto. Qui il tempo si ferma e la storia prende voce nel Museo Archeologico Nazionale dell’Alta Val d’Agri, il cuore della memoria a pochi passi dal parco, dove i reperti raccontano dell’evoluzione del territorio dai primi insediamenti indigeni fino alla piena epoca romana. Ceramiche, statue, monete, oggetti di vita quotidiana, ogni sala del museo rappresenta una finestra aperta sulla civiltà che fiorì lungo la valle. Un museo moderno e accessibile, pensato per tutti: appassionati, famiglie, scuole e viaggiatori curiosi. Un ponte ideale tra archeologia, cultura e territorio. Non distante dal parco archeologico il Bosco Maglie, sede del centro di educazione ambientale “Bosco dei Cigni”, che si estende fino alle rive del Lago del Pertusillo, invaso artificiale a sbarramento del fiume Agri, è un’oasi di tranquillità dove il silenzio della natura accompagna passeggiate rilassanti tra vegetazione lussureggiante. Grumento Nova rientra nel territorio di produzione di vini pregiati come i Terre dell’Alta Val d’Agri DOC in più in estate ospita eventi culturali che celebrano la sua storia e le sue tradizioni come la rievocazione storica “aurora sotto le stelle” dedicata alla principessa Aurora Sanseverino, con cortei, banchetti e spettacoli in costumi d’epoca. Il borgo moderno che si snoda tra vicoletti acciottolati e balconi fioriti è la destinazione perfetta per chi ama il turismo lento, quello fatto di natura, incontri, silenzi e sapori veri.
Queste tre perle della Valle dell’Agri rappresentano un rifugio autentico per chi cerca il senso del viaggio, la meta perfetta per chi cerca silenzi che sanno parlare, tradizioni che resistono al tempo, una bellezza discreta ma, lontana dai riflettori; qui impari che viaggiare non è solo spostarsi ma anche fermarsi, guardare, ascoltare, sentire.
Sono luoghi che ti aspettano con un tempo da vivere, lentamente e, forse proprio per questo, indimenticabili.
Agnese Rubino
Foto Comune di Moliterno – Comune di Sarconi – Comune di Grumento Nova