Notizie R.E.A.D, la lettura come terapia

Nella Bibliomediateca G. Racioppi di Moliterno è stato presentato il progetto R.E.A.D. Raccontare Esistenze Abbattere Distanze, candidato al bando “Lettura per tutti” e arrivato secondo in graduatoria. L’idea, che sarà sviluppata grazie al finanziamento del Centro per il libro e la lettura, trae spunto dalle recenti ricerche sul potere terapeutico della lettura, andando a creare momenti dedicati alla lettura ad alta voce che fungano da “palestra per il cervello”. Momenti che assumeranno un ruolo importante nella vita dei soggetti convolti, in cui poter dare spazio alla condivisione, ai sentimenti e ai ricordi, oltre che alla lettura in sé. Il progetto sarà sperimentato per la prima volta in Basilicata; a raccontarcelo è Rosita Forastiere, che ha seguito le fasi del progetto dal principio con l’associazione ArtePollino.

Come nasce l’idea di questo particolare progetto?

«L’idea è nata dal dialogo tra due associazioni: ArtePollino (di Latronico) e Sotto il Castello (di Tito). Siamo due realtà molto impegnate nella gestione delle rispettive biblioteche comunali e nella promozione della lettura con diverse fasce di età. In particolare, ci dedichiamo molto ai bambini e alla letteratura per l’infanzia. Dal confronto è emersa piano piano l’idea di iniziare a progettare interventi per una fascia di popolazione, quella anziana, sempre più numerosa nei nostri paesi e in particolare per chi soffre di demenza senile. Si tratta di persone il più delle volte escluse dalla vita sociale e culturale, insieme ai loro parenti e caregiver. Abbiamo iniziato a ragionare su come fare per continuare a far sentire queste persone parte della comunità attraverso la lettura ad alta voce, che da tempo pratichiamo in quanto strumento di crescita e condivisione. Ci siamo documentate, abbiamo cercato, letto, studiato e abbiamo scoperto che esistono alcuni studi sul potere terapeutico della lettura ad alta voce su forme lievi e moderate di demenza.»

Come avverrà la sua realizzazione pratica e quali luoghi saranno utilizzati?

«Abbiamo coinvolto alcuni soggetti pubblici e privati interessati al tema: i Comuni, prima di tutto, e le cooperative sociali che lavorano con gli anziani. L’idea è di portare la lettura lì dove queste persone vivono: RSA, case di cura, di riposo ma anche a domicilio e, ove possibile, creare momenti di incontro e di lettura in biblioteca. Saranno per questo acquistati dei libri e saranno organizzati dei momenti laboratoriali.»

Insieme alle due APS già menzionate, chi sono i partner del progetto?

«Il progetto sarà realizzato in diversi Comuni: Moliterno, Latronico, Tito, San Chirico Raparo, Potenza, Matera e Rotonda. Numerosi sono dunque i soggetti coinvolti: Comune di Moliterno (capofila),  Comune di Latronico,  Comune di Tito, Comune di Rotonda, ArtePollino APS (Latronico), Sotto il Castello APS (Tito), Cooperativa Sociale Il Sicomoro (Matera), Cooperativa Sociale Il Girasole (Moliterno) e Cooperativa Sociale Rete Telematica (Potenza).»

Qual è l’obiettivo perseguito e quali i risultati concreti che vi aspettate di ottenere?

«L’obiettivo principale è riconoscere concretamente il diritto di leggere a tutti, anche a chi è affetto da una forma di decadimento cognitivo, e fare in modo che queste persone possano ricevere quotidianamente e costantemente delle letture per migliorare il loro benessere mentale e sociale. Questa condizione, come sappiamo, può durare a lungo e il più delle volte fagocita l’intera famiglia. A queste persone, ai loro caregiver, bisogna dare la possibilità di continuare a sentirsi parte della società. È un progetto sperimentale ed è per questo che abbiamo scelto di attuarlo in un territorio ampio, insieme a realtà che lavorano nel settore, con l’auspicio di poterlo replicare in altre aree della regione.»

Come Comune capofila, Moliterno ricoprirà certamente un ruolo centrale nel progetto. A questo proposito il sindaco Antonio Rubino ha affermato che è importante comprendere come la cultura e le attività culturali non siano inutili in una comunità, ma vadano invece ad agire in maniera incisiva sulla qualità della vita e sulla vita stessa delle persone. «Questo progetto dà opportunità per i giovani e chi vuole impegnarsi, crea occasioni, momenti di cura e miglioramento dell’esistenza delle persone fragili. Un momento, quindi, di incontro tra generazioni, di creazione di relazioni, di miglioramento dell’inclusione sociale e anche e soprattutto un esperimento molto importante dal punto di vista medico-scientifico per valutare la lettura terapeutica. Infine, un altro elemento fondamentale è quello della rete tra Comuni, lavorare insieme, avere partenariati con cooperative e associazioni creando rete tra i territori della Basilicata.»

 

Fonte immagini: ArtePollino

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