Il Parco Archeologico di Grumentum, sito alle pendici del comune di Grumento Nova nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, racchiude i resti dell’antica città romana. Fondata dai Romani nella prima metà del III sec. a.C., divenne uno dei centri più importanti della Lucania antica, fino alla sua distruzione avvenuta nel IX sec. d.C. per mano dei Saraceni.
Entrando nel parco ci si imbatte in primis nel teatro (I sec. a.C.), ancora oggi utilizzato per spettacoli e rappresentazioni teatrali, di cui rimangono visibili cavea, orchestra e scena. Seguendo il percorso del decumano (la strada che attraversava la città da Nord a Sud) pavimentato in basoli, è possibile ammirare un tempietto italico con podio alto 1,70 metri, e la famosa domus dei mosaici, la villa più importante venuta alla luce nel sito, proprietà dei capi politici della città (la famiglia Stasi), che offre alla vista del visitatore due splendidi mosaici pavimentali.
Giungendo al foro, il cuore politico ed economico della città, si incontrano i due templi più importanti, l’Augusteo e il Capitolium, oltre che l’edificio politico della Basilica. È proprio nel foro che è avvenuto il ritrovamento della testa marmorea di Livia Drusilla (I sec. d.C.), il pezzo più famoso della collezione romana del Museo Archeologico Nazionale dell’Alta Val d’Agri, situato a circa 500 metri dal parco.
Gli scavi hanno riportato alla luce anche le strutture delle terme repubblicane, delle terme imperiali e della Chiesa di Santa Maria Assunta, Cattedrale dell’antica diocesi grumentina (IV sec. d.C.).
Ultima tappa della visita al parco è l’anfiteatro tardo repubblicano di forma ellittica, situato nella zona più orientale del sito, dove si svolgevano gli spettacoli gladiatori.